Edizione 2006: Assaggi e Paesaggi

manifesto-festa-2006“Le radici della memoria”, che si terrà presso il villaggio di Pantano (Comune di Rometta) nei giorni 1 e 2 luglio 2006, continua la sfida del recupero dei piccoli centri rurali.
Propone quest’anno il percorso “Assaggi e Paesaggi”, un viaggio nei sapori delle nostre tradizioni.
Il pomeriggio dell’uno luglio, a partire dalle ore 18:00, sarà infatti dedicato a degustazioni di biscotti tradizionali, preparati secondo l’antica ricetta e accompagnati dall’antico vino amarena e dalla cornice del villaggio in festa. Sarà anche possibile assaporare i prodotti agricoli tradizionali forniti dai giovani del corso “Verde Urbano e Biodiversità”, avviato dal Comune di Rometta, scambiando anche pareri e opinioni con i contadini custodi e con gli esperti del laboratorio della biodiversità. Il tutto sarà condito dalla musica etnica del gruppo “Il Melograno”.
Verrà inoltre ospitata l’iniziativa di Legambiente “Piccola Grande Italia”, patrocinata dal Presidente della Repubblica, che promuove in tutta Italia la rivitalizzazione storica, culturale e tradizionale dei piccoli centri.

Il 2 luglio, a partire dalle ore 8:00, come vuole la tradizione da oltre cento anni, si reciterà il S. Rosario e in seguito sarà possibile assistere alla S. Messa.

Edizione 2005: Arti & Mestieri

La manifestazione, alla sua terza edizione, ha presentato il programma: “ARTI E MESTIERI” percorso etnoantropologico. Il secondo giorno (2 luglio) funzione religiosa e a seguire incontro-dibattito: “IL RECUPERO DELLE IDENTITA’ LOCALI”.

Il Villaggio Pantano teatro di “Le Radici della Memoria”.

manifesto-festa-2005Un nuovo successo, addirittura superiore a quelli degli anni precedenti, ha suggellato la terza edizione della manifestazione Le Radici della Memoria, il cui primo percorso, architettonico, e il secondo, musicale, avevano già ricevuto molti consensi.
Lo spettacolo, svoltosi l’uno e due Luglio nella consueta e suggestiva cornice del villaggio Pantano del Comune di Rometta, si è incentrato sul tema “Arti & Mestieri”. Tale proposta di un recupero, anche attraverso il divertimento, di antiche arti e antichi mestieri, è parte integrante del Progetto Pantano, il cui intento è riproporre sullo sfondo del villaggio la quotidianità di un tempo, con il relativo bagaglio di musiche, arti, saperi. Una prospettiva che si inquadra nel contesto più ampio della ricerca Motris (Mappatura Offerta Turismo Relazionale Integrato), elaborata dal Collegio Universitario ARCES coordinato dal Prof. Leonardo Urbani. La ricerca persegue il recupero di antichi centri rurali siciliani nel rispetto dell’ambiente e delle tradizioni locali, allo scopo di promuovere un turismo sostenibile, intelligente e rispettoso dell’ambiente in cui si attua. Un ideale cui si confà pienamente il villaggio di Pantano, individuato infatti come modello, e posto al centro del congresso internazionale Motris tenutosi a Villafranca Tirrena il 21 maggio corrente.
Gli organizzatori Orazio Bisazza e Josefina Catalfamo si sono proposti quindi di coinvolgere il pubblico creando un’atmosfera che richiamasse alla memoria gesti e saperi antichi, legati all’ arte della tessitura-ambito in cui la manifestazione ha ospitato Bruno Tessa, artista piemontese tra i più apprezzati in Italia, dell’uncinetto, del tombolo, della creazione di oggetti e strumenti musicali in legno o dei tradizionali cannistri.
Le creazioni realizzate dai numerosi artisti presenti hanno impreziosito muri, scalinate, finestre, offrendo uno spettacolo inconsueto e rivelando al contempo le potenzialità scenografiche del villaggio.
Il pomeriggio dell’uno luglio è quindi trascorso per gli ospiti tra la rievocazione di arti antiche, lo spettacolo offerto dagli attori Rosario Costantino e Salvatore Celano, che si sono esibiti nella recitazione di un pezzo originale composto dal Sig. Costantino per raccontare ai visitatori il passato di Pantano e dei suoi abitanti, e l’allegria della musica del cantastorie Gianni Augurio, che ha coinvolto il pubblico con le sue canzoni. Proprio la sua musica ha scandito il passaggio dal pomeriggio alla sera, quando è stato offerto un rinfresco con vino e prodotti tipici. Il seguito della serata ha visto ospiti, animatori e organizzatori riunirsi nella piazza antistante la chiesa della Madonna delle Grazie, al centro del villaggio, rallegrati dal vino e dalle vecchie canzoni intonate da Gianni Augurio. In conclusione, alcuni devoti hanno eseguito un inno dedicato alla Madonna nel suggestivo scenario del paese avvolto nel buio e illuminato solo dalle torce.
La manifestazione è proseguita la mattina del due luglio, quando in onore della festa della Madonna delle Grazie sono state celebrate due Messe.
Alle celebrazioni è seguito un incontro con Monsignor Lillo Gulletta, Segretario Generale del Vescovo, che ha proposto alcune riflessioni relative all’iconografia del dipinto che sovrasta l’altare della Chiesa. Si è trattato di un momento di profonda spiritualità e di sentita partecipazione da parte di tutti gli intervenuti, in cui attraverso le immagini del quadro Monsignor Gulletta ha espresso i principi morali su cui poggia il progetto di recupero del villaggio Pantano: non un progetto di sviluppo su basi economiche o imprenditoriali, ma prima di tutto un progetto dalla forte componente spirituale, che punta a un nuovo ideale di accoglienza, intesa come abbraccio, condivisione, donazione di sé e accettazione dell’altro.
La manifestazione si è conclusa con un Padre Nostro di gruppo eseguito davanti alla Chiesa in italiano e in franco-provenzale, lingua dell’ospite Bruno Tessa: un’ulteriore esperienza di condivisione che sottolinea il carattere comunitario del Progetto Pantano e ne esalta l’esempio positivo di cultura “a tutto campo”.

Edizione 2004: Musica senza tempo

manifesto-festa-2004Un tuffo nel passato, una rivisitazione dei luoghi della nostra memoria: queste sono le emozioni provate durante “Musica Senza Tempo”, manifestazione inserita nel consueto calendario annuale del programma LE RADICI DELLA MEMORIA – VIAGGIO NELLA TRADIZIONE del villaggio di Pantano, proposto puntualmente dalla società Incanti & Memorie di Maria Cannuli & C.

Il 1 luglio, alle ore 19:00, all’ingresso del borgo una ciaramella e un organetto hanno accolto i numerosissimi visitatori con un atmosfera di altri tempi, sensazione che si andava accentuando nel raggiungere la piazza antistante la Chiesetta della Madonna delle Grazie, dove si veniva accolti dai suoni della ciaramella, del tamburello della fisarmonica del fischietto e da antiche canzoni e serenate. Presso l’estremità opposta del paese all’ombra di un pergolato attorno all’ antico pozzo si è esibito il quartetto Kalamos, specializzato in musica tradizionale.
L’atmosfera irreale, è stata immortalata dalla locale emittente Il Tirreno e dal giornale Eco del Sud, il cui direttore, il Prof. Garofalo, era presente.
Il villaggio invaso dalla musica ha stupito piacevolmente gli entusiasti visitatori.
La seconda parte della manifestazione ha visto i tre i gruppi musicali riunirsi davanti alla Chiesa, organizzando un vero e proprio concerto e scatenando nei presenti la voglia di ballare.
Il Prof. Mario Sarica, curatore scientifico del Museo di Musica e tradizioni popolari dei Peloritani di Gesso, ha presentato gli artisti e si è soffermato sugli aspetti etnici e antropologici di alcuni i strumenti, illuminando ai presenti zone della nostra tradizione generalmente in ombra. La manifestazione si è protratta fino a notte in un villaggio privo di illuminazione e con un fascino di altri tempi, dove i presenti hanno potuto rifocillarsi con prodotti tipici, e assistere alla conclusione della manifestazione con il canto di saluto alla Madonna.
Il 2 Luglio alle ore 10:00 Padre Nicola Bertino, responsabile dell’Ufficio Tecnico della Curia Arcivescovile di Messina, ha celebrato la Santa Messa, nel corso della quale ha annunciato l’approvazione da parte di S.E. Arcivescovo Mons. Marra del progetto di recupero della Chiesa Madonna delle Grazie, presentato dalla Società Incanti & Memorie di Maria Cannuli & C. Padre Bertino ha invitato l’amministratore di detta società Orazio Bisazza e il parroco P. Nicola Terranova a sottoscrivere l’atto di impegno. Il parroco ha altresì sollecitato il Sindaco, Prof. Enrico Etna, presente alla funzione religiosa, ad appoggiare l’iniziativa di recupero.
La giornata si è conclusa con l’inaugurazione del Club UNESCO villaggio Pantano: il presidente Orazio Bisazza ha dichiarato che l’idea del club è nata per promuovere uno sviluppo sostenibile ed ecocompatibile del villaggio nonché metodologie e tecniche di recupero rispettose dell’ambiente e delle tradizioni. La manifestazione si è conclusa sotto il ponticello dove l’Ing. Andrea Pullia ha esposto le tavole progettuali e ha spiegato le tecniche costruttive che saranno utilizzate per il restauro della Chiesetta.

Edizione 2003: Il cantiere della conoscenza

Itinerario storico-architettonico nel villaggio

manifesto-festa-2003L’iniziativa “le radici della memoria” svoltasi nel villaggio Pantano del Comune di Rometta (Me) il 1 e 2 luglio 2003, ha riscosso un successo oltre ogni inimmaginabile previsione, considerando fra l’altro due fattori che potevano scoraggiare i visitatori, il caldo opprimente di quei giorni e la discesa e risalita da fare a piedi. Nonostante questi elementi, si è registrato il giorno 1, la presenza di 64 visitatori che guidati dall’Ing. Andrea Pullia hanno percorso il “cantiere della conoscenza” un itinerario storico architettonico all’interno del paese, da cui è emerso il sistema insediativo, l’architettura rurale e religiosa, quella per la lavorazione dei prodotti agricoli e per le attività manifatturiere, le infrastrutture quali la strada storica principale a “giacatu” i ponticelli, i canali “carruggi”, i beni storico-paesaggistici che testimoniano l’interazione dell’uomo con l’ambiente dove sono state evidenziate le più importanti tracce dell’intervento antropico nella formazione del paesaggio tradizionale, così come le memorie storiche ed archeologiche che fanno luce sugli antichi processi insediativi e di sfruttamento naturale ed ambientale dei luoghi che hanno assunto una valenza storico-simbolica nell’immaginario popolare.
In questa giornata, tutto il paese aveva un fascino surreale che lo conduceva indietro nel tempo, frutto questo di una attenta e scrupolosa pulizia (sono state rimosse tutte le erbacce e detriti dalle strade e viuzze), dalla musica classica diffusa in sottofondo, dall’esposizione di manufatti tessili che ricoprivano balconi e terrazze in maniera suggestiva, lasciando intravedere gli interni originali delle case, dall’esposizione fotografica lungo le porte del villaggio che testimoniavano momenti di vita vissuta, dal racconto della memoria storica la Sig.ra Maria, che al fresco del ponticello raccontava usi costumi e tradizioni del luogo, dalla collaborazione della Società “Incanti & Memorie” che ha sistemato e predisposto per le visite le case di proprietà, insomma una giornata di grande fascino e soddisfazione.
Il giorno 2 luglio, oltre ad essere stata una giornata di grande caldo, si è caratterizzata per l’evento religioso, difatti da tempo immemorabile si celebra nella Chiesetta del Villaggio la festa della Madonna delle Grazie, in questa occasione vengono celebrate due S. Messe una alle 7:30 e una alle 09:00, per consentire a tutti i fedeli l’accesso nella piccola Chiesetta.
Terminate le funzioni religiose i fedeli hanno visitato il villaggio, “rimesso a nuovo” accompagnando anche i più piccoli nella visita degli angoli più suggestivi.
Alle ore 10:30 ha avuto inizio il convegno “Un popolo che non ha memoria non ha futuro”.
La Prof.ssa Pallucca, partendo dalle origini del nucleo abitativo e in particolare della Chiesa che è certamente antecedente al XV sec., ha riferito della vendita che gli eredi di Niccolò Castagna proprietari del villaggio fecero nel XVII sec. a favore del Comune di Rometta per 15.000 scudi, ha affrontato altresì il tema che spesso tali centri vengono considerati minori, ma l’appellativo di minori và riferito sicuramente alle dimensioni e non alla qualità architettoniche che, anche mancando emergenze monumentali singole, è rappresentata dalla tipologia del costruito e dalla qualità e quantità degli elementi architettonici di finitura che formano un unico oggetto architettonico, contribuendo a caratterizzare il paesaggio costruito essendo stati, in molti casi, elemento matrice dello stesso.
La Dott.ssa Bacon, si è soffermata sul recupero delle qualità estetiche e dei caratteri tipologici e costruttivi originari del patrimonio. Il recupero di tale patrimonio a fini abitativi residenziali e turistici, data l’attuale carenza di strutture ricettive, ha l’obiettivo di creare una microricettività individuata nel concetto di “albergo diffuso” che potrebbe avere, tra l’altro, evidenti effetti di richiamo su un turismo “culturale”, favorito dalla conservazione e valorizzazione delle caratteristiche tipologiche ed architettoniche inserite in particolari contesti ambientali. E’ infatti dimostrato che quando vengono a mancare le caratteristiche ambientali ed architettoniche a causa di interventi di manomissione del paesaggio e/o dei centri abitati diminuiscono fortemente i flussi turistici.
L’obiettivo fondamentale è quello di aumentare la qualità della vita e di contribuire a creare condizioni economico-sociali tali da incrementare e mantenere presidi stabili nelle aree interne, favorendo il recupero, la riscoperta dei mestieri tradizionali e lo sviluppo della piccola imprenditoria locale.
In conclusione si può affermare che la manifestazione ha suscitato notevole interesse e curiosità, la stessa è stata riportata dalla stampa locale e ha contribuito a veicolare l’iniziativa presso la Facoltà di Architettura dell’Università di Reggio Calabria, che ha promosso una tesi sul recupero architettonico del villaggio.
Un dato significativo: è stata complessivamente registrata la presenza di 214 visitatori.