Edizione 2011: Il Sabato del Villaggio

manifesto-festa-2011Grande successo di pubblico per la sua nona edizione de “Le Radici della Memoria”, con l’evento culturale “Il sabato del Villaggio” che si è aperto con due celebrazioni religiose molto partecipate, nonostante la calura estiva, che hanno scandito il programma religioso mattutino.

Nella serata, l’elemento conduttore di questa edizione  è stata la danza, con la compagnia “Danzataranta” di Margherita Badalà. La danza che prima ancora di essere arte è vita: è questo il suo valore di matrice culturale. E in questo contesto ha coinvolto nel ballo i numerosissimi visitatori che hanno raggiunto il borgo. Nella società arcaica la danza era essenziale come espressione della religiosità, il suo esistere come forma di contatto con l’ignoto, con le leggi sovrumane che regolano i cicli naturali: è il linguaggio usato dall’uomo primitivo per esprimere l’irrazionale, il trascendente.
E in questo contesto, a Borgo Pantano si è fermato il tempo… rinnegando la  civiltà occidentale, fondata su una cultura razionalista, matematizzante, volta al progresso scientifico e all’evoluzione della tecnica, la danza ha avuto la funzione di comunicare agli altri ciò che sfugge a quella strutturazione artificiale della realtà che l’uomo moderno si è costruito per potersi illudere di dominare l’ambiente che lo circonda.

A corredo delle esibizioni artistiche, una profonda riflessione sia sul senso della festa, dei momenti di svago e dei loro reconditi significati ma anche e sopratutto delle radici storiche del luogo, è stata tenuta dall’architetto Filippo De Blasio Di Palizzi che ha affascinato e coinvolto con il suo racconto pieno anche di piccoli misteri.

Infine, come di consueto, è molto apprezzato, è stato allestito un rinfresco a simboleggiare il valore dell’ ospitalità, uno stile di vita ormai in disuso, un vissuto autentico delle nostre piccole comunità.

Edizione 2010: L’antica mulattiera

ANDARE PER FERMARSI AD ASCOLTARE

manifesto-festa-2010In uno scenario  di in dubbia bellezza si è svolta l’ottava edizione delle Radici della Memoria: Viaggio nella Tradizione. Il suono della piccola campana della Chiesa del borgo Pantano ha richiamano di buon’ ora i fedeli, aprendo ufficialmente i festeggiamenti. Le emozioni della mattinata hanno avuto culmine nelle celebrazioni religiose, che hanno celebrato una devozione antica con riti di grande effetto legati al culto di S. Maria delle Grazie. La manifestazione è ripresa in tarda serata con la partenza da Villaggio Rapano, dove il gruppo di musica popolare diretto da Enzo Paci ha accompagnato i partecipanti, precedentemente muniti di lampade ecologiche, nel suggestivo percorso: un incontro tra musica e festosità, in un cammino lento, che ha creato un magico equilibrio fino all’arrivo a Borgo Pantano. Giunti all’ingresso del borgo, il gruppo musicale si è interrotto per dare spazio alle musiche classiche di Lemmes, D’Orguè, Battman, Morceaux, eseguite all’harmonium da Roberto Timpanelli per accompagnare i viaggiatori fin dall’accesso al borgo. Le strade di Pantano sono state illuminate da fasci di luce creati ad arte da Davide Bisazza per esaltarne gli scorci più caratteristici. La serata di festa quindi ha preso avvio, con un antico e molto gradito rinfresco, rigorosamente di prodotti locali, tutti preparati dalla Cooperativa agro-zootecnica “La Valle del Conte”,  di Benedetto Saija. Tra un passaggio musicale e un’ ode alla luna recitate dal gruppo popolare di Orazio Carnazzo ed Enzo Paci, la serata ha offerto anche l’occasione di osservare in un angolo appartato le costellazioni celesti, grazie al telescopio messo a disposizione dall’astrofisico Ernesto Amato,  che ha consentito l’osservazione in un cielo buio e limpido dei pianeti e delle stelle. Anche quest’anno quindi  il  borgo del silenzio e della luce per una sera ha riaperto le sue porte, ha ripreso a raccontare le sue storie perché, come diceva Marcel Proust, “Il vero viaggio di scoperta non consiste nel cercare nuove terre, ma nell’avere nuovi occhi”.

Edizione 2009: Acqua, terra e fuoco

Acqua, terra e fuoco: l’argilla al servizio dell’arte

manifesto-festa-2009La manifestazione culturale “Le Radici della Memoria”, alla sua settima edizione, propone nella mattinata del 2 luglio, nella magica atmosfera del borgo Pantano di Rometta, un viaggio artistico-scientifico attorno al mondo dell’argilla. L’argilla ha un sapore biblico, è il punto intermedio fra Dio e l’uomo, tra l’immortalità e la vita. Un tempo questo mestiere rispondeva alle esigenze della vita quotidiana: conservare, cuocere, trasportare bevande, liquidi e alimenti. La manifestazione, che trae origine dalla festa della Madonna delle Grazie che si celebra da sempre il due di luglio nell’omonima Chiesetta del villaggio, intende rivisitare un’attività del passato proiettandola nel presente, alla scoperta di un’antica manualità attraverso la “tecnologia” più antica del mondo. Il programma prevede inoltre le consuete celebrazioni religiose. Nel corso della mattinata si terranno due S. Messe celebrate rispettivamente dal Parroco Frà Giuseppe Gulli e da Don Giovanni Scimone, Direttore dell’Ufficio Diocesano edilizia di culto. Entrambe le funzioni saranno accompagnate dal Chorus Stella Maris di Milazzo del maestro Giuseppe Del Bono, coadiuvato al nuovo harmonium della Chiesa di Pantano da Roberto Timpanelli. Contemporaneamente avrà luogo il laboratorio scientifico sull ‘Archeometria, lo studio dei reperti archeologici finalizzato a una migliore conoscenza e classificazione dei manufatti argillosi per risalire alla storia e alle attività del borgo, a cura del Dr. Gaetano Ortolano del  Dipartimento di Scienze Geologiche dell’ Università di Catania, e il laboratorio artistico di tecniche di manipolazione applicate all’argilla, curato dal maestro Silvia Villalba. L’iniziativa anche quest’anno propone attività volte alla rivisitazione di tradizioni produttive e di vita sociale: così facendo coloro che maggiormente ricordano “com’era il paese” riescono a trasferire nelle giovani generazioni una sorta di orgogliosa appartenenza al borgo e al proprio territorio.

Edizione 2008: Pantano in Canto

manifesto-festa-2008Il Villaggio Pantano è una frazione collinare del Comune di Rometta. Il borgo,  risalente al XV secolo, è stato abitato fino alla metà del 1900, per spopolarsi definitivamente intorno agli anni Sessanta in conseguenza del boom economico. In seguito a tale abbandono, Pantano non ha subito le modifiche generalmente apportate dal progresso, mantenendo intatte le proprie tipologie originarie e con esse le reminiscenze di un’epoca. Ciò ne fa la cornice ideale per recuperare quella parte della nostra memoria collettiva che la globalizzazione incipiente tende a cancellare. Per scongiurare questo pericolo, la società Incanti & Memorie della compianta Maria Cannuli,  ha avviato un ambizioso progetto di recupero del villaggio, che seguirà nel suo attuarsi solo metodi di recupero conservativo e sostenibile per non vanificare ciò che tanti anni di storia  hanno conservato.  Il progetto non si limita all’aspetto del recupero architettonico, ma si estende  allo spazio storico, culturale e antropologico del luogo. In tale contesto si è sviluppata la manifestazione culturale “Le Radici della Memoria – viaggio nella tradizione”, quest’anno alla sua sesta edizione. La manifestazione si tiene il due luglio di ogni anno, in concomitanza con la ricorrenza religiosa della festa dedicata alla Madonna delle Grazie, che da il nome alla Chiesa posta al centro del villaggio.  La manifestazione si propone di dare il giusto risalto alle attività che un tempo si praticavano nel villaggio, organizzando di anno in anno un viaggio nella tradizione locale che spazia dal percorso architettonico, a quello della musica di tradizione, dall’artigianato tipico alla gastronomia, aggiungendo a tutto questo gli elementi caratteristici di una vera festa di paese: la musica, la gente, la possibilità di conversare, ballare o semplicemente passeggiare per le vie del borgo. Questa edizione, “PANTANOinCANTO”, propone un concerto di canto liturgico occidentale, che si terrà a partire dalle ore 18.30, dopo le consuete SS. Messe mattutine delle ore 8.30 e 10.30. Il  concerto,  proposto dalla corale Ensemble Vocale Cantica Nova, diretta dal maestro Francesco Saverio Messina, delineerà il percorso attraverso cui, dalla semplice monodia fortemente radicata sino alle soglie del XX secolo la cultura europea, e Siciliana in particolare, ha saputo trarre spunto per manifestazioni sonore di alto grado artistico in un ambito di tempo che abbraccia tre secoli e più. Sarà possibile ascoltare quei brani liturgici per i Vespri e per la SS Messa che nel periodo compreso fra il XVIII e il XX secolo venivano eseguiti durante le celebrazioni solenni. Sarà dato inoltre un saggio di come ancora ai nostri giorni si prosegua a comporre nell’alveo di questa antica e gloriosa tradizione con l’ascolto di alcuni brani elaborati da compositori contemporanei che tengono alta la tradizione polifonica siciliana.

Edizione 2007: C’era una volta

PROGETTO PANTANO, UNA SICILIA CHE CAMBIA
Nuovi valori e stili di vita consapevoli di un’isola che vuole crescere

manifesto-festa-2007Le Radici della Memoria, giunta quest’anno alla sua quinta edizione, ha riscosso l’uno e il due luglio il consueto successo, frutto di un progetto orientato alla cultura e alla riproposizione di attività e tradizioni perdute. A segnalare questo proposito le magliette che gli animatori indossavano e che hanno offerto ai visitatori, con scritta a chiare lettere la filosofia del villaggio “Un mondo migliore è possibile: noi lo stiamo costruendo”. Non si tratta solo di una costruzione materiale ma anche di una storia di legami e condivisioni, di un modo di agire consapevole e solidale. All’organizzazione della manifestazione hanno partecipato i giovani corsisti del progetto “Verde urbano e biodiversità” Enzo Giordano, Francesco Saija, Maria Felice, Giuseppe e Angelo Sajia che, completata l’attività corsale e prima di cimentarsi nella nuova esperienza della coop. Rometta Satt, stanno acquisendo e perfezionando competenze ed esperienze nella Scuola di Pratiche Sostenibili avviata proprio dal Progetto Pantano.
Riccardo e Margherita, due burattinai professionisti, hanno dilettato giovani e meno giovani proponendo con ironia e freschezza fatti e vicende accadute nel villaggio. I musicisti del gruppo “Terra” hanno invece animato la serata con un raffinato repertorio di musica mediterranea che bene si accompagnava all’atmosfera del luogo specie all’imbrunire. A completare la serata i video trasmessi nella sala multifunzionale, che hanno raccontato gli ultimi quattro anni della manifestazione.
Conclusa la serata del primo luglio, i festeggiamenti sono ripresi il 2 luglio per celebrare la festa della Madonna delle Grazie. La prima S. Messa ha registrato un enorme flusso di fedeli, che tradizionalmente raggiungono il villaggio già alle prime luci dell’alba per la recita del S. Rosario e per partecipare alla messa delle 8.00. Alle 10.00 una seconda S. Messa solenne è stata accompagnata dall’organo e da un mezzosoprano che ha eseguito brani di musica sacra del 1500.
Anche quest’anno il messaggio è stato quello di una terra che vuole cambiare avviando processi di multifunzionalità, creando nuove opportunità di mercato legate al turismo, alle funzioni sociali, a quelle ambientali e paesistiche, senza mai dimenticare le proprie radici.