Recupero e tutela dei valori passati

Valori materiali

Il progetto di recupero, restauro e ridestinazione dell’edilizia storica

Museo CIT
Il recupero parte dalla convinzione della priorità, rispetto ad ogni altra esigenza, della conservazione rigorosa: conservazione delle complesse articolazioni spaziali dei vani, delle loro caratteristiche dimensionali, dei materiali, delle cromie, delle patine e perché no, delle emozioni che questo luogo sa evocare.
Tale convinzione ha impedito, che la diffusa abitudine del fare invasivo “moderno” cancellasse la traccia, anche la più povera, del fare antico, dalle porzioni di murature, degli intonaci, dei manufatti minuti (cisterne, ringhiere, pluviali in coccio, infissi ecc).
Recuperare, quindi, senza derogare da rigorosi principi di tutela per assecondare sterili funzionalismi o peggio ancora, effimeri modernismi, gli uni e gli altri, troppo spesso sostenuti da ignoranza o da interessi incongrui con il recupero del patrimonio architettonico antico.
Il recupero nel borgo, segue il principio di rispettare le antiche e consolidate tecniche, l’impiego di materiali di recupero compatibili, l’adozione di tecnologie evolute e poco invasive, la valorizzazione delle antiche caratteristiche costruttive, dei materiali tradizionali, delle tipologie costruttive del luogo e ogni elemento salvaguardabile e recuperabile dall’abbandono e dal disuso, testimoni delle culture materiali locali e delle tradizioni.
L’approfondimento di questi principi e le tecniche già utilizzate, sono riscontrabili sul sito collegato pantanocit.it.

 

Il progetto di recupero e riqualificazione ambientale

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Come l’umile e semplice pianta della malvarosa, ha molteplici qualità, si adatta e sopravvive alle più aspre difficoltà,  così Borgo Pantano nella sua semplice e naturale bellezza si rivela una fonte, da cui scaturiscono arcaici saperi che sopravvivono ai secoli ed alle aggressioni esterne.
Borgo Pantano è una superiore unità di elementi autoctoni ed antropici che coesistono in armonico connubio: un’alchimia celata da un giogo di monti che non lascia indifferente neanche il visitatore più distratto.
Infatti il paesaggio non è mero sfondo, ma un valore su cui poggiano attività e progetti, un luogo fondamentale e fondante.
Nel rispetto della continuità fra antico e contemporaneo si sono realizzate una serie di opere, volte a valorizzare l’ambiente naturale e lo spazio rurale assecondando la vocazione originaria del luogo.
In particolare gli interventi si sono focalizzati su:

  • Tutela del paesaggio, dell’ambiente e del territorio;
  • Cura dell’aspetto agro-forestale ed ecocompatibile;
  • Valorizzazione e salvaguardia del patrimonio storico, culturale e ambientale;
  • Realizzazione di sentieri didattici lungo i quali è possibile osservare numerose specie di notevole interesse naturalistico e officinale, tutti descritti tramite qr code e localizzabili, tramite GPS.

Tutti interventi mirati alla riconquista della nostra identità personale e sociale, che passa dalla riscoperta di un tempo perduto: il tempo dello sforzo e dell’errore, della fatica e del risultato ottimale, non privo di connotazioni particolari, in esse è la vera ricchezza.
E’ questo il  modello proposto: la sintesi di capacità, risultato di modelli positivi e propositivi, in cui ad ogni fine corrisponde un nuovo inizio.

Maggiori approfondimenti sono riscontrabili sul sito collegato www.atspass.org.

 

Il Progetto di studio e riqualificazione agricola

Percorso ambientale
Si fonda sui principi della ArcheoAgriCultura, vale a dire un modello di agricoltura naturale e sostenibile, che prende spunto dagli studi archeo-botanici (resti vegetali, impronte di radici nel terreno, semi carbonizzati e memorie orali) per coltivare la terra e trasformare i prodotti secondo antichi trattati, come facevano gli antichi romani, gli etruschi ed altri popoli storici.

Maggiori approfondimenti sul sito collegato www.archeoagricultura.cf.

In questo ambito trova, una particolare collocazione, la Fitoterapia. I nativi del borgo, di estrazione ebraica, diedero vita a questa arte della cura delle malattie, e non solo, con le piante. Partendo da tali origini viene confermata, anche la stretta correlazione con la farmacia di Roccavaldina, dove vari elementi storici e architettonici accostano Pantano alla farmacia, l’architettura dell’edificio, i materiali edilizi utilizzati, il portale cinquecentesco in stile toscano, ricordano le abitazioni della vicina Pantano. Inoltre, la documentata appartenenza al viceré Castagna dei casali di Rocca e “Pantani” e la necessità che un balì amministrasse questi casali  inseriscono Pantano in un gioco geo-economico di rilevanza non solo locale. È probabile che il borgo fosse un elemento essenziale della filiera della produzione farmaceutica legata a Rocca. In esso, si producevano plausibilmente le piante officinali, indispensabili per la farmacia, attività nella quale eccellevano gli ebrei.
In questo senso è stata condotta una ricerca scientifica-naturalistica, in collaborazione con l’Orto Botanico “P. Castelli” dell’Università di Messina, scaturita nella pubblicazione del volume “The Ortus Simplicium Of Pantano”, a cura, del naturalista dott. Domenico Contartese, scaricabile dal sito pantanocit.it.

 

Valori Immateriali

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Il mondo del mistero nel borgo, è ancora in parte da scoprire. Alcune tracce testimoniano qualcosa di unico e irripetibile. Tracce che ci riconducono all’originario passato.
All’interno della  Chiesa di Santa Maria delle Grazie, le immagini dipinte sull’altare  meritano un’attenta valutazione che consente all’osservatore di superare il primo impatto che lo porterebbe a considerare l’opera come il prodotto di un modesto decoratore di campagna, se non, addirittura, di un dilettante.
Bisogna invece comprendere, quanto la fattura sia contraddittoria e quanto non risulti coerente il grado di finitura degli oggetti rappresentati. Infatti mentre alcuni appaiono  in uno stile che si direbbe molto “ornato”, altri appaiono in uno stile estremamente “schematico” per non dire addirittura infantile.
Da tali curiosità, nasce l’approfondimento che parte proprio da queste contraddizioni, compresi i significati topografici e il toponimo Pantano che confermerebbero la volontà della comunità, di dissimulare sia la conformazione del borgo, che il nome del luogo, per non farlo risalire alle sue origini ebraiche.

Un altro aspetto di forte interesse riscontrato, riguarda la teoria della “energia dei luoghi. Le antiche popolazioni, consideravano la Terra come un organismo vivente, ed erano a conoscenza dell’importanza del luogo dove sarebbero stati eretti i loro templi. All’inizio del XX secolo, la scienza moderna ha riconsiderato queste antiche conoscenze, alla luce delle attuali scoperte scientifiche riguardanti la geobiologia. Testimonianza di questa teoria è la presenza in perfetta corrispondenza con la Chiesa di Santa Maria delle Grazie delle antiche vasche, con nove aste in pietra esposte ad est, seguendo i principi descritti nel “mutus liber”, fino a quelli legati alle Acque di Luce che entrano in risonanza con l’energia cosmica.

Altri aspetti in fase di studio e approfondimento riscontrati, attraverso la memoria orale  ci raccontano del ritrovamento del libro del cinquecento (ritenuto dalla Chiesa Cattolica il libro del diavolo), della presenza nel borgo della Medichessa (dopo il 1500, diventata strega) di aree con collegamenti archeo-astronomici, collegati alla costellazione di Orione, e di altri segnali, rilevati e riscontrati, tramite un indagine condotta con il geo-radar.

Ponte fatto a mano
Questi enigmi appartengono alla storia del borgo e confermano, il raffinato livello culturale di quella comunità che lo abitava, capace di lasciare un grande segno ingegneristico (nella costruzione del borgo e del suo sistema idrico), ed un altrettanto grande segno culturale (enigmistico–misterico in quei segni dissimulati che per secoli hanno mantenuto il segreto).
Mentre i segni della perizia ingegneristica, si possono ancora oggi osservare ed apprezzare oggettivamente, i segni della cabala, sono ancora in fase di decodificazione, una grande “mappa” che pian piano ci mostrerà dei sorprendenti risultati.