Oggi sappiamo che la crescita economica di per sè non basta, lo sviluppo è reale solo se migliora la qualità della vita. Lo sviluppo sostenibile presuppone quindi la conservazione dell’equilibrio generale e del valore del patrimonio naturale, la ridefinizione dei criteri e strumenti di analisi costi-benefici nel breve, medio e lungo periodo e una distribuzione più equa delle risorse.
Volendo tracciare una formula sintetica, le caratteristiche che deve avere uno sviluppo sostenibile sono riassumibili nei seguenti termini: garantire la qualità della vita; garantire un accesso continuo alle risorse naturali; evitare danni permanenti all’ambiente. In termini pratici il concetto di sostenibilità è strettamente correlato con le prospettive di una società, di una regione, di potersi assicurare uno sviluppo ed un successo permanente, sul piano economico, sociale, culturale. Perseguire uno sviluppo sostenibile comporta quindi un approccio integrato e preventivo alle tematiche agro-ambientali a cui si conformino i comportamenti di tutti i soggetti coinvolti: le politiche delle amministrazioni pubbliche, le azioni delle forze produttive, i comportamenti dei consumatori e dei cittadini.
A queste radici etiche e culturali si ispira la scuola di pratiche sostenibili avviata a Pantano.
La scuola, prevista nel piano di impresa del villaggio, si occuperà in questo primo modulo del recupero agro-ambientale.
Nella costruzione e nel mantenimento dei principi di ruralità sarà avviato il progetto degli Orti Esperienziali, ognuno dei quali ospiterà antiche specie in via di estinzione tenendo conto delle caratteristiche del territorio. Ciò permetterà di costituire un archivio delle risorse genetiche autoctone, monitorando quelle a rischio di estinzione grazie all’attività di catalogazione precedentemente svolta, che avrà prestato attenzione anche agli aspetti storici, etnobotanici e antropologici delle colture locali.