Edizione 2008: Pantano in Canto

manifesto-festa-2008Il Villaggio Pantano è una frazione collinare del Comune di Rometta. Il borgo,  risalente al XV secolo, è stato abitato fino alla metà del 1900, per spopolarsi definitivamente intorno agli anni Sessanta in conseguenza del boom economico. In seguito a tale abbandono, Pantano non ha subito le modifiche generalmente apportate dal progresso, mantenendo intatte le proprie tipologie originarie e con esse le reminiscenze di un’epoca. Ciò ne fa la cornice ideale per recuperare quella parte della nostra memoria collettiva che la globalizzazione incipiente tende a cancellare. Per scongiurare questo pericolo, la società Incanti & Memorie della compianta Maria Cannuli,  ha avviato un ambizioso progetto di recupero del villaggio, che seguirà nel suo attuarsi solo metodi di recupero conservativo e sostenibile per non vanificare ciò che tanti anni di storia  hanno conservato.  Il progetto non si limita all’aspetto del recupero architettonico, ma si estende  allo spazio storico, culturale e antropologico del luogo. In tale contesto si è sviluppata la manifestazione culturale “Le Radici della Memoria – viaggio nella tradizione”, quest’anno alla sua sesta edizione. La manifestazione si tiene il due luglio di ogni anno, in concomitanza con la ricorrenza religiosa della festa dedicata alla Madonna delle Grazie, che da il nome alla Chiesa posta al centro del villaggio.  La manifestazione si propone di dare il giusto risalto alle attività che un tempo si praticavano nel villaggio, organizzando di anno in anno un viaggio nella tradizione locale che spazia dal percorso architettonico, a quello della musica di tradizione, dall’artigianato tipico alla gastronomia, aggiungendo a tutto questo gli elementi caratteristici di una vera festa di paese: la musica, la gente, la possibilità di conversare, ballare o semplicemente passeggiare per le vie del borgo. Questa edizione, “PANTANOinCANTO”, propone un concerto di canto liturgico occidentale, che si terrà a partire dalle ore 18.30, dopo le consuete SS. Messe mattutine delle ore 8.30 e 10.30. Il  concerto,  proposto dalla corale Ensemble Vocale Cantica Nova, diretta dal maestro Francesco Saverio Messina, delineerà il percorso attraverso cui, dalla semplice monodia fortemente radicata sino alle soglie del XX secolo la cultura europea, e Siciliana in particolare, ha saputo trarre spunto per manifestazioni sonore di alto grado artistico in un ambito di tempo che abbraccia tre secoli e più. Sarà possibile ascoltare quei brani liturgici per i Vespri e per la SS Messa che nel periodo compreso fra il XVIII e il XX secolo venivano eseguiti durante le celebrazioni solenni. Sarà dato inoltre un saggio di come ancora ai nostri giorni si prosegua a comporre nell’alveo di questa antica e gloriosa tradizione con l’ascolto di alcuni brani elaborati da compositori contemporanei che tengono alta la tradizione polifonica siciliana.

Indagine con georadar

georadar-nov-094Il Georadar è uno strumento sviluppato per l’indagine non invasiva del terreno in alta risoluzione e in profondità. Rappresenta la più avanzata e sofisticata metodologia di indagine non distruttiva dedicata alla ricerca di servizi e strutture interrate.
Il Georadar utilizza brevi impulsi (1-2 nsec) di onde elettromagnetiche ad alta frequenza (25 MHz – 2000 MHz) inviati nel sottosuolo per ricevere echi riflessi dalle superfici di discontinuità di materiali a differente caratteristica dielettrica, presenti all’interno del mezzo indagato.
Il Georadr è potenzialmente in grado di rilevare qualunque anomalia nel sottosuolo, grazie al contrasto tra le proprietà elettriche del materiale (metallo, cemento, muratura, ecc.) e quelle del terreno.
Lo scopo dell’indagine è stata quella di rilevare la superficie del borgo e delle aree limitrofe di particolare interesse, al fine di redigere una mappatura di tutti gli elementi rilevati, da approfondire con ricerche ed analisi mirate.

Edizione 2007: C’era una volta

PROGETTO PANTANO, UNA SICILIA CHE CAMBIA
Nuovi valori e stili di vita consapevoli di un’isola che vuole crescere

manifesto-festa-2007Le Radici della Memoria, giunta quest’anno alla sua quinta edizione, ha riscosso l’uno e il due luglio il consueto successo, frutto di un progetto orientato alla cultura e alla riproposizione di attività e tradizioni perdute. A segnalare questo proposito le magliette che gli animatori indossavano e che hanno offerto ai visitatori, con scritta a chiare lettere la filosofia del villaggio “Un mondo migliore è possibile: noi lo stiamo costruendo”. Non si tratta solo di una costruzione materiale ma anche di una storia di legami e condivisioni, di un modo di agire consapevole e solidale. All’organizzazione della manifestazione hanno partecipato i giovani corsisti del progetto “Verde urbano e biodiversità” Enzo Giordano, Francesco Saija, Maria Felice, Giuseppe e Angelo Sajia che, completata l’attività corsale e prima di cimentarsi nella nuova esperienza della coop. Rometta Satt, stanno acquisendo e perfezionando competenze ed esperienze nella Scuola di Pratiche Sostenibili avviata proprio dal Progetto Pantano.
Riccardo e Margherita, due burattinai professionisti, hanno dilettato giovani e meno giovani proponendo con ironia e freschezza fatti e vicende accadute nel villaggio. I musicisti del gruppo “Terra” hanno invece animato la serata con un raffinato repertorio di musica mediterranea che bene si accompagnava all’atmosfera del luogo specie all’imbrunire. A completare la serata i video trasmessi nella sala multifunzionale, che hanno raccontato gli ultimi quattro anni della manifestazione.
Conclusa la serata del primo luglio, i festeggiamenti sono ripresi il 2 luglio per celebrare la festa della Madonna delle Grazie. La prima S. Messa ha registrato un enorme flusso di fedeli, che tradizionalmente raggiungono il villaggio già alle prime luci dell’alba per la recita del S. Rosario e per partecipare alla messa delle 8.00. Alle 10.00 una seconda S. Messa solenne è stata accompagnata dall’organo e da un mezzosoprano che ha eseguito brani di musica sacra del 1500.
Anche quest’anno il messaggio è stato quello di una terra che vuole cambiare avviando processi di multifunzionalità, creando nuove opportunità di mercato legate al turismo, alle funzioni sociali, a quelle ambientali e paesistiche, senza mai dimenticare le proprie radici.