Stage universitario (2005)

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI MEDITERRANEA DI REGGIO CALABRIA
Facoltà di Architettura
C.d.L. Storia e Conservazione dei Beni Architettonici e Ambientali

Stage conclusivo del corso di “Restauro strutturale e recupero dell’edilizia storica”
Prof. Arch. Vittorio Ceradini – A.A. 2004/2005

Il Corso di laurea in Storia e Conservazione dei beni Architettonici e Ambientali dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria si distingue da altri corsi di laurea in Architettura per due aspetti fondamentali della didattica. Il primo riguarda la formazione di una solida base storica sulla quale si imposta il processo storico-critico di riconoscimento dei valori e delle valenze meritevoli di conservazione. Il secondo riguarda l’aderenza alla realtà del costruito storico che consente agli studenti una solida preparazione nel rilievo critico, nell’analisi e quindi nel progetto di restauro.

Al termine del secondo anno è collocato lo stage che ormai tradizionalmente conclude il corso di “restauro strutturale e recupero dell’edilizia storica”.

II corso di Restauro strutturale posto al secondo anno ha come intento rendere gli studenti capaci di eseguire analisi tecnico-costruttive e strutturali finalizzate a riconoscere, e trasmettere ad altri, i valori storici e tecnici dell’edilizia storica e delle sue componenti; argomentare tecnicamente le finalità conservative che si intendono promuovere; giustificare le scelte progettuali ritenute idonee.

Al terzo anno, nell’ambito del corso di Cantiere del restauro, l’esperienza continuerà e studenti impareranno a comprendere i principali problemi di cantierizzazione dei progetti redatti l’anno precedente, a programmare e progettare il cantiere di restauro, controllando le modalità e i tempi di esecuzione delle opere provvisionali e delle lavorazioni definitive imparando ad interagire fra i diversi operatori.

Per questi motivi lo stage di secondo anno ha un’importanza formativa notevole e gli studenti partecipano con consapevolezza ed entusiasmo.

Gli argomenti trattati nelle lezioni del corso di “Restauro strutturale” consentono agli studenti di osservare l’edificato storico con l’occhio critico volto ad individuare la successione cronologica dell’aggregato edilizio quale prodotto di assemblaggio e disassemblaggio di elementi strutturali: murature, solaio, coperture, volte. La rappresentazione grafica è la base della comune discussione.

Lo stage rappresenta l’applicazione organica e coordinata di tutti gli elementi d’apprendimento affrontati durante l’anno accademico. La lettura critica del testo di base del corso: “Giovanni Poleni: Memorie Istoriche sulla Gran Cupole del Tempio Vaticano e dé danmi di essa, e sé i Ristoramenti loro” fornisce la base metodologica dell’approccio al progetto del restauro. Le esercitazioni svolte hanno riguardato le modalità di graficizzazione tecnico-costruttiva e tipologica delle case e degli aggregati di case nonché le verifiche numeriche di diversi elementi strutturali reciprocamente vincolati nell’organismo architettonico della casa.

Porsi criticamente in modo diretto davanti a un oggetto reale di restauro ha significato concretizzare esperienze di apprendimento che altrimenti sarebbero rimaste apparentemente scollegate le une dalle altre. Ai ragazzi è stato richiesto di eseguire un’analisi tecnico-costruttiva e strutturale finalizzata a riconoscere, e quindi trasmettere ad altri, i valori storici e tecnici dell’edilizia storica di Pantano e delle sue componenti.

Il lavoro si è articolato in quattro giorni di attività, ognuno dei quali ha avuto una precisa scaletta di esecuzione.

La prima fase è servita ai ragazzi per prendere coscienza del sito esprimendo graficamente le loro impressioni. In seguito, divisi in otto squadre da tre o da cinque, si è passati al rilievo delle case: gli studenti hanno dovuto produrre piante, sezioni e prospetti delle costruzioni assegnate loro, risalendo all’evoluzione cronologica della particella in relazione al contesto edilizio.

Dopo questa fase ogni ragazzo ha scelto un elemento costruttivo (il solaio, la copertura, la muratura, un vano di porta o finestra, la scala, ecc.) per analizzarlo in rapporto agli altri e contribuire tecnicamente a scala di dettaglio apportando la propria personale opinione nella fase di progetto collegiale. Le verifiche strutturali di ogni singolo elemento e le verifiche numeriche complessive della casa nei confronti dell’azione sismica hanno completato la fase analitica del lavoro. Il progetto ha riguardato anche la destinazione d’uso delle costruzioni.

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UNESCO (lug-2005)

In occasione della festività del 2 luglio 2005 è stato inaugurato il Club Unesco “Villaggio Pantano”.
l’Unesco è l’Organizzazione delle Nazioni Unite che si propone di contribuire al mantenimento della pace e della sicurezza favorendo, attraverso l’educazione, la scienza e la cultura, la collaborazione tra i popoli. Lo statuto dell’Unesco è stato sottoscritto da 188 governi di tutto il mondo. I Club Unesco sono associazioni di persone appartenenti a numerosi campi di studio, di lavoro, di specializzazione e di professione, che condividono gli ideali dell’Unesco e cercano di realizzarli.
A Pantano le iniziative saranno ispirate a sostenere uno sviluppo sostenibile ed ecocompatibile del villaggio e a promuovere metodologie e tecniche di recupero rispettose dell’ambiente e delle tradizioni.
L’attuale consiglio direttivo è formato dall’Agr. Orazio Bisazza e dall’Ing. Andrea Pullia.

Edizione 2005: Arti & Mestieri

La manifestazione, alla sua terza edizione, ha presentato il programma: “ARTI E MESTIERI” percorso etnoantropologico. Il secondo giorno (2 luglio) funzione religiosa e a seguire incontro-dibattito: “IL RECUPERO DELLE IDENTITA’ LOCALI”.

Il Villaggio Pantano teatro di “Le Radici della Memoria”.

manifesto-festa-2005Un nuovo successo, addirittura superiore a quelli degli anni precedenti, ha suggellato la terza edizione della manifestazione Le Radici della Memoria, il cui primo percorso, architettonico, e il secondo, musicale, avevano già ricevuto molti consensi.
Lo spettacolo, svoltosi l’uno e due Luglio nella consueta e suggestiva cornice del villaggio Pantano del Comune di Rometta, si è incentrato sul tema “Arti & Mestieri”. Tale proposta di un recupero, anche attraverso il divertimento, di antiche arti e antichi mestieri, è parte integrante del Progetto Pantano, il cui intento è riproporre sullo sfondo del villaggio la quotidianità di un tempo, con il relativo bagaglio di musiche, arti, saperi. Una prospettiva che si inquadra nel contesto più ampio della ricerca Motris (Mappatura Offerta Turismo Relazionale Integrato), elaborata dal Collegio Universitario ARCES coordinato dal Prof. Leonardo Urbani. La ricerca persegue il recupero di antichi centri rurali siciliani nel rispetto dell’ambiente e delle tradizioni locali, allo scopo di promuovere un turismo sostenibile, intelligente e rispettoso dell’ambiente in cui si attua. Un ideale cui si confà pienamente il villaggio di Pantano, individuato infatti come modello, e posto al centro del congresso internazionale Motris tenutosi a Villafranca Tirrena il 21 maggio corrente.
Gli organizzatori Orazio Bisazza e Josefina Catalfamo si sono proposti quindi di coinvolgere il pubblico creando un’atmosfera che richiamasse alla memoria gesti e saperi antichi, legati all’ arte della tessitura-ambito in cui la manifestazione ha ospitato Bruno Tessa, artista piemontese tra i più apprezzati in Italia, dell’uncinetto, del tombolo, della creazione di oggetti e strumenti musicali in legno o dei tradizionali cannistri.
Le creazioni realizzate dai numerosi artisti presenti hanno impreziosito muri, scalinate, finestre, offrendo uno spettacolo inconsueto e rivelando al contempo le potenzialità scenografiche del villaggio.
Il pomeriggio dell’uno luglio è quindi trascorso per gli ospiti tra la rievocazione di arti antiche, lo spettacolo offerto dagli attori Rosario Costantino e Salvatore Celano, che si sono esibiti nella recitazione di un pezzo originale composto dal Sig. Costantino per raccontare ai visitatori il passato di Pantano e dei suoi abitanti, e l’allegria della musica del cantastorie Gianni Augurio, che ha coinvolto il pubblico con le sue canzoni. Proprio la sua musica ha scandito il passaggio dal pomeriggio alla sera, quando è stato offerto un rinfresco con vino e prodotti tipici. Il seguito della serata ha visto ospiti, animatori e organizzatori riunirsi nella piazza antistante la chiesa della Madonna delle Grazie, al centro del villaggio, rallegrati dal vino e dalle vecchie canzoni intonate da Gianni Augurio. In conclusione, alcuni devoti hanno eseguito un inno dedicato alla Madonna nel suggestivo scenario del paese avvolto nel buio e illuminato solo dalle torce.
La manifestazione è proseguita la mattina del due luglio, quando in onore della festa della Madonna delle Grazie sono state celebrate due Messe.
Alle celebrazioni è seguito un incontro con Monsignor Lillo Gulletta, Segretario Generale del Vescovo, che ha proposto alcune riflessioni relative all’iconografia del dipinto che sovrasta l’altare della Chiesa. Si è trattato di un momento di profonda spiritualità e di sentita partecipazione da parte di tutti gli intervenuti, in cui attraverso le immagini del quadro Monsignor Gulletta ha espresso i principi morali su cui poggia il progetto di recupero del villaggio Pantano: non un progetto di sviluppo su basi economiche o imprenditoriali, ma prima di tutto un progetto dalla forte componente spirituale, che punta a un nuovo ideale di accoglienza, intesa come abbraccio, condivisione, donazione di sé e accettazione dell’altro.
La manifestazione si è conclusa con un Padre Nostro di gruppo eseguito davanti alla Chiesa in italiano e in franco-provenzale, lingua dell’ospite Bruno Tessa: un’ulteriore esperienza di condivisione che sottolinea il carattere comunitario del Progetto Pantano e ne esalta l’esempio positivo di cultura “a tutto campo”.

20 maggio 2005

Articolo pubblicato sul quotidiano “Gazzetta del Sud” del 20 maggio 2005.

Villafranca – Domani alle 15 nell’aula consiliare si terrà un convegno dal titolo “Dalle vie dell’Orso edel Brigante ai mari di Eolo”, promosso dal Consorzio dei Comuni di Villafranca, Rometta e Saponara nell’ambito del progetto Motris, che punta alla valorizzazione del borgo Pantano. Dopo la relazione di Orazio Bisazza, si svolgerà una tavola rotonda con numerosi tecnici presieduta dal prof. Leonardo Urbani. Anticiperà il congresso un’escursione guidata dagli studenti della Facoltà di Architettura di Reggio.