IL QUADRO
Esso rappresenta, uno dei pochi elementi di pregio, presente nella Chiesa di S. Maria delle Grazie, anche se, stranamente le sue proporzioni risultano eccessive per la piccola Chiesetta e ciò, ci porta a considerare che probabilmente il dipinto era prima collocato nella adiacente abitazione.
La tela risale al 1773, ma negli anni ’60 è stata trafugata probabilmente su commissione. L’importanza di tale manufatto si rileva anche dalla vicenda che vide negli anni cinquanta, il dipinto prestato al sacerdote Giuseppe Sardo, fondatore del Collegium Studiorum Santa Mariae De Pace di Rometta, per testimoniare l’attività retroattiva di tale istituzione, visto che non era in possesso di nessun altro documento.
Il dipinto rappresenta il sacerdote Giovanni Battista Cannuli, con dei libri in mano e dei pargoli attorno. La cornice ammalorata, negli anni ’50, è stata sostituita da una benefattrice, tale Rosa Pisa, una emigrante americana devota alla Madonna.
La copia del dipinto, al momento sottoposta ad una analisi semiotica, da parte di un esperto in analisi figurativa servirà per comprendere:
- Le strane analogie figurative con scuole e maestranze toscane;
- I simboli nascosti nel quadro che denotano la chiara appartenenza al paese di Pantano e alle sue origini remote;
- Una strana corrispondenza figurativa che investe tanto l’analisi macroscopica che la microscopica;
- L’interpretazione della scritta sotto il quadro ancora in parte in fase di definizione.