Acqua, terra e fuoco: l’argilla al servizio dell’arte
La manifestazione culturale “Le Radici della Memoria”, alla sua settima edizione, propone nella mattinata del 2 luglio, nella magica atmosfera del borgo Pantano di Rometta, un viaggio artistico-scientifico attorno al mondo dell’argilla. L’argilla ha un sapore biblico, è il punto intermedio fra Dio e l’uomo, tra l’immortalità e la vita. Un tempo questo mestiere rispondeva alle esigenze della vita quotidiana: conservare, cuocere, trasportare bevande, liquidi e alimenti. La manifestazione, che trae origine dalla festa della Madonna delle Grazie che si celebra da sempre il due di luglio nell’omonima Chiesetta del villaggio, intende rivisitare un’attività del passato proiettandola nel presente, alla scoperta di un’antica manualità attraverso la “tecnologia” più antica del mondo. Il programma prevede inoltre le consuete celebrazioni religiose. Nel corso della mattinata si terranno due S. Messe celebrate rispettivamente dal Parroco Frà Giuseppe Gulli e da Don Giovanni Scimone, Direttore dell’Ufficio Diocesano edilizia di culto. Entrambe le funzioni saranno accompagnate dal Chorus Stella Maris di Milazzo del maestro Giuseppe Del Bono, coadiuvato al nuovo harmonium della Chiesa di Pantano da Roberto Timpanelli. Contemporaneamente avrà luogo il laboratorio scientifico sull ‘Archeometria, lo studio dei reperti archeologici finalizzato a una migliore conoscenza e classificazione dei manufatti argillosi per risalire alla storia e alle attività del borgo, a cura del Dr. Gaetano Ortolano del Dipartimento di Scienze Geologiche dell’ Università di Catania, e il laboratorio artistico di tecniche di manipolazione applicate all’argilla, curato dal maestro Silvia Villalba. L’iniziativa anche quest’anno propone attività volte alla rivisitazione di tradizioni produttive e di vita sociale: così facendo coloro che maggiormente ricordano “com’era il paese” riescono a trasferire nelle giovani generazioni una sorta di orgogliosa appartenenza al borgo e al proprio territorio.